Automatizzare le attività ripetitive e standardizzare gli ambienti è un problema che investe il mondo IT sia dal lato della gestione dei sistemi (Ops) che dal lato dello sviluppo (Dev). Il proliferare delle piattaforme e in particolare l’uso delle soluzioni Cloud ha accentuato il problema, rendendo necessario avere strumenti veloci, affidabili e facili per la gestione di configurazioni e per il continuo rilascio di codice.
Ansible: la nostra soluzione
Ansible è uno strumento per orchestrare l’installazione e la configurazione di sistemi ed applicazioni: permette di definire lo stato di uno o più server in modo prevedibile, replicabile e consistente. Simile in questo a software come Puppet, Chef, Saltstack o CFEngine, esso basa la propria filosofia su una parola chiave: la semplicità d’uso A differenza di altri sistemi, Ansible non necessita di altro che di una connessione SSH tra la macchina che funge da controllore e i server da controllare, e tutto si gestisce con semplici direttive di configurazione contenute in file testuali. Ancora: è una soluzione agentless per cui non è necessario installare nessun client sugli hosts da configurare, ma solo Python e – cosa che non guasta – è anche un prodotto che presenta una curva di apprendimento molto agevole.
Cosa avrò imparato alla fine del corso?
Scaletta corso:
Il corso si applica a tutti, ma è bene avere una confidenza di base con la shell Bash – si lavorerà su una macchina Vagrant Debian.
La durata del corso è di una giornata e si terrà il 7 Marzo (il giorno prima della conferenza). È responsabilità del partecipante arrivare con portatile configurato e funzionante con Vagrant. Vi daremo tutte le indicazioni utili per la configurazione.